Con il termine cabotàge viene definito il trasporto navale di merci o persone su tratte brevi e solitamente non distanti dalle coste, è talvolta utilizzato per definire un tipo di trasporto poco impegnativo.
Da qui la nascita dell’ibrido frutto della fusione tra l’ambiente navale del 1930 e dell’Art Deco, gusto che interessò l’ambito artistico e architettonico degli stessi anni; il mondo lavorativo e acquatico dei marinai viene quindi contaminato dalla frivolezza della decorazione.
La collezione, composta da quindici outfits, incorpora elementi caratteristici del costume femminile dei primi decenni del XX secolo: i guanti, le gonne al ginocchio e le linee longilinee, spesso esasperate, arricchiti poi da pendenti e scarpe affilate.
I tagli degli abiti citano il rigore del classico che viene desacralizzato dalle stampe e dalle fantasie astratte abbinate a pied-de-poule e tartan rivisitati.
Il viaggio navale si alleggerisce nella sua tratta, le forme sfiorano l’androginia, le giacche citano le uniformi maschili e le reti da pesca ispirano tessuti trasparenti arricchiti dai ricami e dalle geometrie preziose degli anni ’30.
Francesco Gatti